E. BERT, S. CERRUTI SOLA
Parole chiave: malattia del becco e delle penne (PBFD), pappagalli d’importazione, polymerase chain reaction
La malattia del becco e delle penne degli psittacidi (Psittacine Beak and Feather Disease) è una patologia virale ad andamento acuto nei soggetti giovani e cronico negli adulti. Determina distrofia e perdita delle penne, accrescimento abnorme del becco con fratture e necrosi del palato. L’esito della malattia è quasi sempre infausto a causa dell’azione immunosoppressiva del virus (3,6). Il virus è stato identificato in Australia nel 1984 (4). Attualmente si conosce la diffusione di questa patologia nelle popolazioni selvatiche di cacatua, roselle, ondulati e lori in Australia (5). La percentuale di soggetti positivi in queste popolazioni può andare dal 20% al 75%. E’ stata segnalata anche in popolazioni selvatiche di cacatua nelle Molucche e nelle Filippine e si presume sia diffusa in tutta l’Indonesia (6). A causa dell’intenso commercio di pappagalli, la PBFD si è diffusa in tutti i continenti ed è segnalata in oltre 40 specie di pappagalli allevati in Europa, Stati Uniti e Asia (3). In una stazione d’importazione di uccelli, negli USA, venne rilevato lo 0,5% di cacatua positivi alla PBFD.
Non vi sono ancora segnalazioni di soggetti positivi alla malattia in popolazioni selvatiche del Centro e Sud America(3).
Vista la presenza della PBFD in pappagalli presenti in Italia (1) abbiamo voluto, con questa indagine, verificare quanto l’importazione di pappagalli possa contribuire alla diffusione della malattia.