M. RONDENA, C. GIUDICE, T. RAMPIN, G. CAMMARATA, R. LUCCHINI

Parole chiave: pollo, cecità, retina, RPE, intossicazione

A partire dalla primavera del 2000 fino all’inizio del 2001 sono stati inviati presso questa struttura, a scopo diagnostico, soggetti che presentavano cecità. Gli animali in cui si manifestava questo fenomeno non mostravano nè lesioni oculari evidenti dall’esterno, né sintomatologia riferibile a patologie specifiche, e, solo in qualche caso, mortalità, specie dei soggetti in scadente stato di nutrizione. Dal momento che non è per nulla comune il riscontro di tali manifestazioni nella nostra routine diagnostica e non esistono segnalazioni in bibliografia di patologie di questo tipo, i casi hanno destato subito interesse. Le uniche segnalazioni in bibliografia riguardanti forme morbose che possano causare anche cecità in polli e altri volatili di allevamento si riferiscono a infezioni da Pasteurella con lo sviluppo di panoftalmiti (1). Esistono inoltre disordini di natura genetica che portano a cecità nei polli, a tal proposito si ricordano tra gli altri i polli DAM (Smyth/Delayed Amelanotic Mutant line), degenerazioni retiniche delle Rhode Island e dei loro incroci (Rods and Cones/Retinal Dysplasia, Partial Retinal Dysplasia) e delle Withe Leghorn (B line Retinal Dysplasia ed una forma di cecità ereditaria) (2).