F. COMENCINI

Parole chiave: smaltimento, spoglie avicole, rendering, compostaggio

L’avvento delle problematiche relative alla BSE e la conseguente esclusione delle farine di carne dall’alimentazione animale, come provvedimento prudenziale di tutela dei consumatori e del patrimonio animale, hanno creato problemi quasi insormontabili dovuti al fatto di non poter più utilizzare tali materiali nel circuito alimentare e di destinarle obbligatoriamente all’incenerimento.
Questa situazione ha spiazzato gli impianti di rendering e le industrie mangimistiche, determinando notevole disagio agli allevatori che di fatto hanno avuto un aumento considerevole dei costi per lo smaltimento delle spoglie avicole.
Nell’ultimo decennio gli stessi allevatori, con l’aiuto dei veterinari pubblici, aziendali e liberi-professionisti, avevano preso coscienza delle problematiche connesse agli smaltimenti fraudolenti delle spoglie avicole, evitando quindi di danneggiare l’ambiente e utilizzando il più possibile la strada della trasformazione dei rifiuti di origine animale attraverso gli impianti di rendering, favoriti anche dal fatto che, fino al momento del bando delle farine di carne ed ossa dal circuito alimentare, la cessione delle carcasse degli avicoli morti in azienda avveniva con costi minimi.
In questi ultimi mesi le problematiche legate allo smaltimento delle spoglie animali hanno assunto dimensioni assai preoccupanti, proprio in considerazione delle alte percentuali di mortalità durante il ciclo di allevamento, dell’esiguo numero di impianti di incenerimento presenti sul territorio italiano, dislocati per lo più al Nord, e infine, dei costi elevati legati alla distruzione.
Il rischio è quindi di vanificare quanto di buono è stato fatto in passato e si rende necessario se non addirittura urgente trovare la strada per attuare lo smaltimento delle spoglie avicole attraverso, l’utilizzo di sistemi di compostaggio, visto che tali tecniche possono essere considerate delle eccellenti alternative soprattutto per quanto riguarda la sicurezza per l’ambiente, le garanzie sanitarie e l’economicità del processo.