L. Bano, D. Comin, F. Agnoletti, M. Merola, P. Bonilauri, G. Merialdi

Parole chiave: pollo, Brachyspira intermedia, enterite

Le prime segnalazioni cliniche e anatomopatologiche della spirochetosi intestinale aviare risalgono agli inizi del ‘900, ma solo nel 1986 Davelaar (3) ha dimostrato la presenza di spirochete sulla mucosa intestinale di ovaiole malate. Ulteriori studi condotti in Olanda, Inghilterra, Usa e Australia hanno consententito di rilevare che si tratta di una patologia comune nel pollame, ma la cui prevalenza è notevolmente sottostimata poiché l’isolamento di Brachyspira spp. richiede metodiche che non rientrano nelle procedure routinarie dei laboratori diagnostici (6). Ad oggi, tre specie di spirochete sono state riconosciute come potenziali patogeni nel pollame: Brachyspira intermedia, B. pilosicoli e B. alvinipulli (6).
La spirochetosi intestinale aviaria (AIS) è definita come una patologia enterica subacuta o cronica, caratterizzata da quadri clinici, morbidità e letalità variabili. (8). La forma clinica si manifesta con quadri di gravità variabile, caratterizzati da diarrea, umidità della lettiera, deposizione di uova imbrattate di feci, cloaca imbrattata di materiale fecale, aumento del contenuto in grasso delle feci, ritardi e cali dell’ovodeposizione, riduzione del peso delle uova, aumento del consumo alimentare, ritardi nell’accrescimento, difficoltà nella digestione (6).