V. Bondioli, A. De Cesare, G. Manning, D. Newell, G. Manfreda

Parole chiave: Campylobacter jejuni, pollame, carni avicole, uomo, CDT

Nonostante i dati epidemiologici internazionali confermino l’importanza di Campylobacter jejuni quale patogeno tossinfettivo umano, le conoscenze riguardo ai meccanismi di patogenicità rimangono ancora controverse e limitatei. I principali fattori di virulenza a tutt’oggi conosciuti sono la motilità, l’aderenza, la capacità di invasione e la produzione di tossine. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di studiare la produzione della tossina CDT (cytolethal distending toxin) in un gruppo di 29 isolati di Campylobacter jejuni isolati da diverse fonti (uomo, animali, alimenti ed ambiente) precedentemente caratterizzati mediante ribotipizzazione automatica. I risultati ottenuti hanno evidenziato un diverso livello di produzione di CDT in tutti gli isolati ad eccezione del ceppo n° 3 negativo per il test adottato. Il sequenziamento dei geni cdt in tale isolato ha evidenziato 16 sostituzioni nucleotiche tre delle quali responsabili delle sostituzioni aminoacidiche che potrebbero essere alla base della mancata attività citotossica. Nessuna correlazione è stata osservata tra ribotipo, fonte di isolamento e livello di tossina prodotta.