C. Terregino, I. Capua, F. Mutinelli, A. Toffan

Parole chiave: canarino, vaiolo aviare, vaccinazione, efficacia, sicurezza

Uno dei problemi infettivi più gravi per l’allevamento del canarino è rappresentato dal diftero-vaiolo aviare.
E’ una malattia ampiamente distribuita in tutto il mondo causata da Avipox appartenenti alla sottofamiglia delle Chordopoxvirinae e alla famiglia dei Poxviridae. Nel genere Avipox sono comprese
attualmente almeno 10 specie di virus ben definite identificate soprattutto dalla specie ospite, più altre in via di classificazione. Ci sono almeno 4 specie di virus del diftero–vaiolo che interessano le specie domestiche: ceppo pollo, ceppo tacchino, ceppo piccione e ceppo canarino, mentre ci sono molti altri Avipoxvirus in grado di infettare numerose altre specie di volatili. Più precisamente sono state segnalate infezioni spontanee in più di 60 specie appartenenti a 20 famiglie. Recentemente sono stati segnalati casi di diftero-vaiolo aviario in 209 specie di uccelli domestici e selvatici appartenenti a 22 ordini diversi, si ritiene comunque che tutti i volatili siano sensibili alla malattia (1). Il vaiolo nel canarino è stato segnalato per la prima volta nel 1930. La malattia in questa specie è sostenuta da un Avipoxvirus specifico indicato appunto come poxvirus del canarino o canary-poxvirus. I canarini sono, infatti, molto sensibili ai poxvirus del canarino ma sono resistenti a quelli del pollo, del tacchino e del colombo. Studi di cross-neutralizzazione indicano che il poxvirus del canarino è antigenicamente correlato a quello del pollo, tuttavia il canary-poxvirus è in grado di provocare solo lievi lesioni cutanee in polli e tacchini infettati sperimentalmente (4). La caratterizzazione del genoma mediante l’analisi delle endonucleasi di restrizione ha inoltre permesso di evidenziare che il poxvirus del canarino presenta spiccate differenze rispetto al poxvirus del pollo. Il vaiolo può essere considerato ormai una malattia endemica negli allevamenti di canarini dove ogni anno colpisce soggetti di ogni classe di età con gravi perdite. La mancanza di un vaccino specifico ha, infatti, reso la popolazione di canarini totalmente scoperta da un punto di vista immunitario, per cui si assiste a tutt’oggi ad una forte diffusione di questa patologia virale nelle sue diverse forme. La trasmissione può avvenire in maniera diretta o indiretta. Quest’ultima è mediata da artropodi vettori (principalmente zanzare) e pertanto si hanno incrementi di focolai in estate ed in zone dove tali vettori sono particolarmente numerosi. Nel canarino il vaiolo si presenta in tre forme: la forma cutanea caratterizzata dalle tipiche lesioni vaiolose particolarmente evidenti nelle aree sprovviste di penne (palpebre, commessura del becco, zampe), la forma difterica dove si osservano pseudomembrane biancastre sulla mucosa orale, sulla lingua, sulla volta del palato e sulla rima laringea e la forma generalizzata. Questa è una forma che colpisce frequentemente i canarini, nei quali si osserva polmonite desquamante con occlusione dei capillari aerei e fenomeni degenerativi epatici (2). Per la profilassi di tale malattia è importante porre in atto tutte le misure idonee ad evitare l’ingresso di portatori (passeriformi selvatici) o insetti vettori in allevamento.
Tuttavia, se applicata correttamente e con presidi immunizzanti sicuri ed efficaci, la vaccinazione rimane l’arma di profilassi più efficace. Scopo della presente sperimentazione è stato quello di valutare l’efficacia e la sicurezza del Poulvac® Canary Pox al fine di permetterne la registrazione in Italia. Il Poulvac® Canary Pox è un vaccino vivo liofilizzato indicato per l’immunizzazione dei canarini (Serinus canarius) contro l’infezione sostenuta dal virus del vaiolo del canarino (canary-poxvirus).