Maria Alessandra De Marco, Laura Campitelli, Mauro Delogu, Elisabetta Raffini, Emanuela Foni, Livia di Trani, Michele Scaffidi, Isabella Donatelli
Parole chiave: Fagiano, Influenza aviare, Ecologia dell’influenza, Indagine sierologica
Nel periodo compreso tra il 1995 e il 2002, 196 fagiani a vita libera sono stati catturati in un’area protetta dell’Italia Settentrionale, situata in Emilia-Romagna. Le catture, durante le quali 113 fagiani sono stati inanellati per un’identificazione individuale e quindi rilasciati nell’area di studio, sono avvenute durante cinque periodi invernali di cui 4 consecutivi e hanno consentito di raccogliere 219 emosieri. I campioni ottenuti sono stati sottoposti ad esami sierologici per valutare: i) il possibile coinvolgimento di una popolazione di fagiani a vita libera caratterizzata da un’elevata densità di animali sul territorio, nell’ecologia dei virus influenzali di tipo A; ii) l’eventuale circolazione tra questi volatili di virus influenzali appartenenti ai sottotipi H5 o H7. La ricerca è stata eseguita esaminando i campioni di siero tramite una metodica ELISA in grado di evidenziare anticorpi nei confronti della nucleoproteina dei virus influenzali di tipo A (NP-ELISA): la sieroprevalenza totale era uguale al 12,3%, mentre i risultati osservati annualmente variavano da una percentuale pari allo 0% (durante il 1995) a un valore massimo del 42,5% (durante il 2001). I campioni risultati positivi alla metodica NP-ELISA sono stati testati mediante la prova di inibizione dell’emoagglutinazione (IEA) effettuata impiegando come antigeni 5 ceppi di virus influenzali a bassa patogenicità, isolati in Italia e appartenenti ai sottotipi H5N2, H5N3, H5N9, H7N1,H7N3. Tutti i campioni esaminati mediante IEA sono risultati sieronegativi per i sottotipi H5 e H7.
L’esame degli emosieri ottenuti da 16 fagiani inanellati e catturati più di una volta, hanno consentito di dimostrare in 2 soggetti sieroconversioni verso i virus influenzali di tipo A, indice di una recente infezione legata alla contemporanea circolazione virale nell’area di studio.
Dai risultati della presente indagine si evince come nella popolazione naturale di fagiani esaminata siano circolati, per i quattro anni consecutivi del campionamento, virus influenzali di tipo A e come questi non appartenessero ai sottotipi H5 e H7, responsabili delle recenti epidemie italiane del pollame. L’esistenza di zone umide nell’area di studio costituisce una possibile interfaccia ecologica tra specie aviarie serbatoio naturale dei virus influenzali (uccelli acquatici) e fagiani che utilizzandone l’acqua per l’abbeverata condividono questa probabile fonte di infezione. Ulteriori indagini consentiranno di approfondire il ruolo epidemiologico di questo galliforme selvatico nell’ecologia dei virus influenzali.