Ganapathy K., Catelli E., Benedetti V., Lupini C., Ricchizzi E. , Lemiere S., Montiel E., Jones R.C.

La Malattia di Newcastle (ND), sostenuta dai ceppi patogeni di Paramyxovirus 1, è ritenuta una delle più temibili forme infettive dei volatili per la sua gravità e trasmissibilità; in specie quali il pollo può causare mortalità fino al 100%. Assieme alle norme di profilassi diretta, la vaccinazione è punto cardine del controllo della malattia.
L’infezione da Metapneumovirus aviare (AMPV) causa la Rinotracheite infettiva del tacchino ed è fra le cause, assieme ad Escherichia coli, della Sindrome della testa gonfia nel pollo. Anche per la profilassi di quest’infezione, ampiamente diffusa nel nostro Paese, la vaccinazione è strumento imprescindibile che, anche nel pollo, sta assumendo grande rilevanza.
Poiché, per entrambi i virus, la vaccinazione viene consigliata nelle prime settimane di vita mediante vaccino vivo, di particolare interesse pratico risulterebbe poter associare questi interventi. In tale evenienza risultano necessarie informazioni sulla compatibilità fra i virus vaccinali. Infatti, quando si associano vaccini vivi diversi è fondamentale assicurarsi che non vi siano interferenze negative fra essi, tali da compromettere l’efficacia delle vaccinazioni o addirittura causare effetti patologici indesiderati.
L’obiettivo del presente lavoro è stato appunto quello di valutare l’interferenza fra ceppi vaccinali di NDV e AMPV somministrati in polli Specific Pathogen Free (SPF) singolarmente o in associazione. La ricerca è stata svolta mediante prove sperimentali condotte in condizioni di isolamento biologico e sono stati usati come indicatori la persistenza dei virus vaccinali nell’ospite, la risposta immunitaria e la protezione dalla forma clinica e dalla replicazione virale dopo infezione di prova.