Bano L., Bonci M., Drigo I., Ferro T., Vascellari M., Cesca A., Agnoletti F.

Parole chiave: broiler, spondylitis, Enterococcus cecorum.

I batteri appartenenti al genere Enterococcus, in passato raggruppati nel sierogruppo di Lancefield “D” del genere Streptococcus, sono dei cocchi Gram-positivi disposti singolarmente o a coppie, catalasi negativi, caratterizzati dalla comune capacità d’idrolizzare l’esculina. Sono ampiamente distribuiti in natura e possono essere rinvenuti nel suolo, nell’acqua, nei vegetali, e nel tubo gastroenterico di uomo e animali, inclusi uccelli ed insetti (Teixeira and Facklam, 2003).
In patologia aviare le malattie attribuite ad enterococchi sono infrequenti e solitamente riguardano infezioni embrionali con mortalità in uovo o infezioni del residuo del sacco vitellino che avvengono nel primo giorno di vita e che hanno alla base una cattiva gestione di queste importanti fasi della vita del pulcino (cosiddetta “poor chick quality”).
Sporadicamente sono state segnalate blefaro-congiuntiviti, celluliti, endocarditi, artriti ed encefalomalacia associate a varie specie di enterococchi. Nel pollo le specie più frequentemente isolate in corso di malattia sono Enterococcus hirae, Enterococcus durans ed Enterococcus faecalis (Smyth and McNamee, 2008). Negli ultimi anni sono aumentate in modo preoccupante nel pollo da carne, le segnalazioni di osteomieliti a carico di ossa lunghe e corpi vertebrali, associate alla presenza di Enterococcus cecorum: uno dei microrganismi numericamente più rappresentati nel tubo gastroenterico del pollo (Charlton et al., 2009; De Herdt et al., 2009; Gong et al., 2002). Sino al 2008 esisteva un’unica segnalazione di tale patologia, osservata in Gran Bretagna in gruppi di polli da carne di 4-5 settimane, in cui E. cecorum era stato isolato sia da osteomieliti delle vertebre toraciche che da lesioni di osteonecrosi a carico dell’epifisi femorale prossimale, definite comunemente “necrosi della testa del femore” (Wood et al., 2002).
Ma studi retrospettivi condotti da Charlton (2009) e De Herdt (2009) hanno dimostrato che la sintomatologia cosiddetta “kinky-back” (McMullin P ., 2004) associata a spondilite da E. cecorum, era in costante aumento già a partire dal 2006.
Di seguito vengono riportati i rilievi clinici, anatomopatologici, istologici e batteriologici raccolti durante un focolaio di spondilite da E. cecorum del broiler osservato in Italia.