Bilato D., Ceglie L., Giurisato I., Catelli E., Catania S.
Le Chlamydiae appartengono all’ordine Chlamydiales e alla famiglia Chlamydiaceae (1). Chlamydia spp. è stata segnalata in 469 specie aviari appartenenti a 30 ordini di uccelli, principalmente psittaciformi, columbiformi e passeriformi (2).
Il ruolo zoonosico di C. psittaci è ampiamente dimostrato, anche se risulta difficile correlare l’infezione in uccelli sinantropi, come il colombo di città, con un reale rischio per l’uomo. Spesso la sola identificazione di specie, all’interno del genere Chlamydia, non è sufficiente e sono richieste informazioni aggiuntive che possono caratterizzare ulteriormente questo patogeno, quali per esempio il sierotipo e genotipo. Nuove tecnologie, come il microarray, permettono di identificare per C. psittaci 9 genotipi, 7 aviari (A, B, C, D, E, F, E/B) 2 non aviari (WC, M56), ciascuno associato prevalentemente ad un ordine di uccelli e con diverso rischio zoonosico (3). Altre metodiche, come l’MLVA (Multiple Locus Variable Number of Tandem Repeats Analysis) permettono di distinguere 20 diversi patterns (4).
Inoltre, dato che sia i segni clinici che le lesioni anatomo-patologiche non sono patognomonici e considerato lo stato di portatore asintomatico tipico delle specie aviarie, spesso è difficile avanzare un forte sospetto attraverso un esame clinico o anatomo-patologico a causa delle scarse correlazioni tra sintomatologia ed eventuali lesioni anatomo-patologiche con l’infezione. Questa carenza pregiudica notevolmente l’esame autoptico quale strumento di screening preliminare, volto alla selezione di campioni potenzialmente infetti. Nel presente lavoro abbiamo valutato la prevalenza di Chlamydiaceae, ed in particolare C. psittaci, in una popolazione aviare con caratteristiche sinantropiche quale il colombo di città (Columba livia var. domestica) nell’areale veneziano. Contestualmente le clamidie isolate sono state caratterizzate valutandone i genotipi mediante tecnologie biomolecolari innovative. Inoltre, si è proceduto ad una classificazione delle lesioni anatomo-patologiche e ad una loro correlazione con la presenza del patogeno.