Catelli E., Lupini C., Listorti V ., Marziali A., De Matteo P., Naylor C.J., Cecchinato M.
In che misura specie di volatili diverse da tacchino, pollo, fagiano e faraona siano sensibili al Metapneumovirus aviare (AMPV) sottotipo A e B, e che ruolo abbiano gli uccelli selvatici nel mantenere e diffondere l’infezione nell’ambiente, sono argomenti ancora oggetto di studio ed approfondimento da parte della comunità scientifica. La prima comparsa del virus in Sud Africa e la sua successiva diffusione in Israele ed Europa hanno avuto modalità che fanno sospettare che gli uccelli migratori, e gli uccelli selvatici in generale, abbiano giocato un ruolo importante nella trasmissione dell’infezione (Jones, 1996). Gli studi epidemiologici sulla diffusione di AMPV sottotipo A e B negli uccelli selvatici, se paragonati a quelli svolti in USA sul sottotipo C, sono scarsi e riportano una limitata presenza dell’infezione. Studi pubblicati negli anni ’90 riportano l’evidenza di anticorpi nei riguardi di questi sottotipi in allevamenti di struzzi dello Zimbabwe (Cadman et al., 1994) ed in gabbiani della costa Baltica in Germania (Heffels- Redman et al., 1998). Più recentemente uno studio brasiliano riporta l’evidenza di RNA virale di AMPV in uccelli selvatici tenuti in cattività (Felippe et al., 2011). Un’ampia indagine epidemiologica svolta nel 2004 in zone paludose dell’Italia nord-orientale, ha riportato al contrario costantemente negatività sia sierologiche che molecolari per infezione da AMPV sottotipo A e B in molte specie di uccelli acquatici (Delogu et al., 2004). L’anatra, l’oca ed il piccione sono risultati resistenti all’infezione sperimentale con AMPV sottotipo A (Gough et al.,1988); mentre l’anatra muta sia all’infezione con AMPV A che B (Toquin et al., 2006).
Il coinvolgimento del piccione nella diffusione di AMPV sottotipo A e B è stato recentemente nuovamente sospettato, sulla base di scarse positività molecolari evidenziate in piccioni selvatici o infettati sperimentale (Felippe et al., 2011; Gharaibeh & Shamoun, 2011). Il presente lavoro ha avuto come obiettivi da un canto determinare con certezza la sensibilità del piccione ad AMPV sottotipo B e dell’altro verificare la sua rilevanza nel trasmettere l’infezione al tacchino. A tale scopo sono state svolte prove due sperimentali in isolamento biologico.