Taddei R., Tosi G., Barbieri I., Casadio M., Fiorentini L., Massi P.
Mycoplasma gallisepticum (MG), patogeno a diffusione mondiale, è sicuramente il micoplasma le cui infezioni causano le maggiori ricadute sull’allevamento avicolo. L ’infezione da MG mostra un’ampia varietà di manifestazioni cliniche, variando da infezioni asintomatiche fino a patologie respiratorie croniche con l’interessamento di patogeni secondari (Escherichia coli, virus della Bronchite Infettiva Aviare, virus della Malattia di Newcastle) e cospicue perdite economiche dovute principalmente alla gestione delle carcasse, all’aumento dei costi per l’impiego di farmaci ed alla riduzione della produzione e della qualità delle uova. All’interno della specie MG è stata descritta una marcata eterogeneità in rapporto alle proprietà biologiche, tropismo tissutale, virulenza e patogenicità.
Attualmente, l’efficacia del controllo da infezione dell’MG si basa da una parte sul mantenimento dei gruppi di riproduttori micoplasma-free insieme all’applicazione di rigorose misure di biosicurezza e dall’altro sull’utilizzo di programmi vaccinali. Nel nostro paese vengono attualmente utilizzati 2 vaccini vivi: il vaccino 6/85 (Merial SAS), originato da un ceppo virulento americano attenuato mediante passaggi seriali (Evans & Hafez, 1992) ed il vaccino ts-11 (Intervet International BV), originato da un ceppo virulento australiano mediante mutagenesi chimica (Whithear et al., 1990). L’utilizzo di vaccini, in aumento negli ultimi anni, ha determinato la necessità di differenziare rapidamente i ceppi di campo dai ceppi vaccinali per una corretta diagnosi della patologia. La rapida identificazione dell’infezione da MG e la diversificazione tra i differenti ceppi di campo è essenziale allo scopo di monitorare efficacemente i focolai, identificare la sorgente di infezione ed improntare efficaci strategie di controllo. Negli ultimi anni stati messi a punto dei protocolli di PCR (Evans et al., 2008) e PCR RealTime (Raviv et al., 2008) per differenziare i ceppi vaccinali dai ceppi di MG utilizzati per prove sperimentali in vivo (ceppi S6, R, Rlow), la cui efficacia sui ceppi di campo non è del tutto nota.
I metodi di sequenziamento di un gene target sono stati recentemente introdotti per gli studi di epidemiologia molecolare. In particolare, per la tipizzazione molecolare di MG sono stati studiati il gene pvpA (Boguslavsky et al., 2000; Liu et al., 2001), gapA (Goh et al., 1998; Keeler et al., 1996), mgc2 (Hnatow et al., 1998) e la regione 16S-23S rRNA Intergenic Spacer Region Sequence (IGSR) (Raviv et al., 2007).
Obiettivo di questo lavoro è testare i protocolli di PCR e PCR RealTime già sviluppati per differenziare i ceppi vaccinali dai ceppi di MG utilizzati per prove sperimentali in vivo, su campioni di campo raccolti su tutto il territorio nazionale oltre ad indagare la variabilità a livello molecolare dei ceppi di MG mediante sequenziamento della regione 16S-23S rRNA IGSR.