Massi P., Fiorentini L., Barbieri I., Giovannetti L., Casadio M., Tosi G.
Il Mycoplasma synoviae è riconosciuto come un patogeno importante per il pollame allevato in tutto il mondo ed è causa di perdite economiche ingenti nell’allevamento avicolo intensivo . Più comunemente l’infezione da Mycoplasma synoviae si manifesta come un’infezione subclinica dell’apparato respiratorio superiore. Comunque la malattia respiratoria può manifestarsi in sinergia con altri patogeni e l’infezione sistemica conduce alla forma sinoviale. Dal 2000 è stata segnalata, in Olanda, una nuova forma da M.synoviae che provoca lesioni al polo apicale del guscio, determinando importanti danni economici all’industria delle uova da consumo ( Feberwee et al.,2009). Il Mycoplasma synoviae può trasmettersi per via orizzontale, per contatto diretto e per via verticale attraverso l’uovo. Nel nostro Paese l’infezione si presenta con alta prevalenza nel pollo da carne. Questo rende necessario ricorrere alla vaccinazione quando l’allevamento da riproduzione si infetta per diversi cicli produttivi nonostante l’attuazione delle misure di biosicurezza previste. Attualmente nel nostro Paese è stato consentito l’utilizzo di un vaccino vivo attenuato denominato “MS-H”. Il ceppo MS-H Mycoplasma synoviae è stato sviluppato per mutagenesi chimica del ceppo di campo Australiano 86079/7NS ed è un vaccino vivo temperatura-sensibile (ts+) usato per il controllo dell’infezione da M. synoviae nel pollame a livello mondiale. Per il controllo in campo dei ceppi di Mycoplasma synoviae e al ine di poter discriminare fra ceppo vaccinale e ceppi di campo si utilizzano varie tecniche di genotipizzazione (Harada et al., 2009) ( Ogino et al.,2011). Una di queste è rappresentata dalla analisi della sequenza di un singolo gene: il gene vlhA .
Lo spirito del seguente studio è stato di valutare la colonizzazione e persistenza del vaccino MS-H in un allevamento di Riproduttori pesanti e di discriminarlo da eventuali ceppi di campo mediante la tecnica sequenziamento ed analisi del gene vlhA. Nel contempo è stata valutata l’eventuale capacità di resistenza ambientale del ceppo vaccinale nell’allevamento di pollastre successivo a quello vaccinato.