Mescolini G., Lupini C., Bellinati L., Felice V., Listorti V., Massi P., Tosi G., Rossi G., Pesente P., Cecchinato M., Catelli E.

Il virus della malattia di Marek o Gallid alphaherpesvirus 2 è un herpesvirus appartenente alla sottofamiglia Alphaherpesvirinae, genere Mardivirus, responsabile nel pollo di una patologia a carattere linfoproliferativo. La malattia può manifestarsi con differenti forme patologiche dipendentemente dalla virulenza del ceppo virale, dalle vaccinazioni eseguite e dalla genetica dell’animale. Le due forme patologiche più rilevanti sono quella classica con sintomatologia neurologica e quella acuta caratterizzata da linfomi viscerali multipli. L’infezione avviene per via aerogena, il virus è linfotropo e replica principalmente nei linfociti T che rappresentano il mezzo di diffusione del virus nell’organismo e gli consentono di raggiungere l’epitelio dei follicoli delle penne. A questo livello avviene l’infezione interamente produttiva, con eliminazione nell’ambiente di virioni completi ed infettanti, mediante desquamazione (Calneck et al., 1970). Nell’ambiente il virus rimane potenzialmente infettante per 4-8 mesi nei residui della desquamazione cutanea, nella lettiera e nella polvere ambientale (Witter et al.,1968).
Il virus riconosce diversi patotipi denominati mild, virulent, very virulent, very virulent plus (Schat e Nair, 2008).
La malattia in Italia è stata segnalata negli ultimi anni sia nel settore industriale (Piccirillo, 2011; Camarda e di Pineto, 2012) che in quello rurale (Mescolini et al., 2015).
Nel contesto industriale i focolai sono sporadici e generalmente si manifestano nella forma acuta, nonostante venga eseguita sistematicamente la vaccinazione di tutti i soggetti in incubatoio o in ovo, al 18° giorno di incubazione, oppure al primo giorno di vita.
Negli allevamenti rurali invece, dove la vaccinazione non viene sempre impiegata, sono state rilevate sia la forma acuta viscerale sia quella classica nervosa.
A tutt’oggi i dati relativi alla caratterizzazione molecolare dei ceppi MDV-1 circolanti in Italia sono carenti. Scopo del presente studio è stato quello di caratterizzare dal punto di vista molecolare ceppi virali evidenziati sia in ambito industriale sia in contesto rurale.