Casagrande Proietti P ., Bellucci S., De Luca S., Gueli G., Pieramati C., Franciosini M.P.
E’ noto da tempo come i Campylobacter termotolleranti isolati dall’uomo e dal pollame siano resistenti alla maggior parte di antimicrobici inclusi nella famiglia dei beta-lattamici , quali amoxicillina, ampicillina e ticarcillina(Lachance et al., 1991). Tale resistenza è messa in correlazione perlopiù con la presenza di β-lattamasi., presente nella quasi totalità di isolati di C.jejuni (83-92%) (Tajada et al., 1996). Il ruolo di questo enzima, comunque, nel determinismo dei fenomeni di resistenza appare spesso controverso. Fliegelman et al. (1985) hanno dimostrato che in alcuni casi la maggior parte di isolati di C.jejuni positivi al test nitrocein per la presenza di β-lattamasi risultava sensibile all’azione dell’ampicillina facendo presupporre l’implicazione di meccanismi diversi nel determinismo della resistenza . Il gene responsabile della produzione di β-lattamasi, designato come bla(OXA-61) (Alfredson et al., 2005) mostra identità con i geni bla(OXA-61) di Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter baumannii (Griggs et al.2009). Gli inibitori di β-lattamasi più conosciuti sono l’acido clavulanico, seguito dai composti sintetici sulbactam e tazobactam (Gaudreau et al., 1987). Obbiettivi del presente lavoro sono stati quelli di determinare fenotipicamente la suscettibilità ai beta- lattamici di ceppi di C.coli e C.jejuni isolati in allevamento e di valutare la presenza del gene bla(OXA-61) da un punto di vista qualitativo e quantitativo in relazione alla produzione di β-lattamasi. Inine è stata messa in evidenza la presenza di una eventuale correlazione tra l’espressione del gene bla(OXA-61) e l’azione di sulbactam e acido clavulanico come inibitori.