Moronato M.L., Fincato A., Boscarato M., Tonellato F.R., Catania S., Gobbo F.
Gli animali selvatici possono contribuire alla trasmissione e diffusione di importanti agenti patogeni. Nell’ambito delle micoplasmosi avicole l’attenzione della comunità scientifica e del campo si è concentrata principalmente su quelle specie batteriche considerate di impatto da un punto di vista sanitario ed economico, quali Mycoplasma synoviae (MS), Mycoplasma gallisepticum (MG), Mycoplasma meleagridis e Mycoplasma iowae. Poche sono invece le informazioni disponibili sulla loro presenza nell’avifauna selvatica e sulla circolazione di altre specie di micoplasmi al di fuori del settore avicolo industriale e rurale, soprattutto in Italia.
Obiettivo del presente studio, del quale si riportano i risultati preliminari ad oggi disponibili, è valutare la presenza di Mycoplasma spp. nell’avifauna selvatica, stimarne la prevalenza ed indagarne il possibile ruolo epidemiologico.
Per tale scopo sono state utilizzate le carcasse di uccelli selvatici provenienti dal Centro Di Recupero Fauna Selvatica Provincia di Rovigo (CRAS) e conferite presso il Laboratorio di Medicina Aviare della SCT1 dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (Padova), dove nell’ambito delle attività di sorveglianza passiva della fauna selvatica per malattie quali la West Nile, l’Influenza aviare e la Malattia di Newcastle , sono state campionate anche per la sorveglianza passiva di specie batteriche appartenenti al genere Mycoplasma spp..